Marco Rizzo E Lelio Bonaccorso. Per amore di Monna Lisa Il più grande furto del XX secolo

21 agosto 1911. Le sale del Louvre sono vuote. È lunedì, giorno di chiusura del museo. Nel silenzio, interrotto solo dal frusciare delle scope sul pavimento, un uomo dai folti baffi entra attraverso un ingresso riservato ai dipendenti.
Poco dopo, si trova davanti alla Monna Lisa. Con maestria, libera il quadro dalla teca, lo avvolge nella giacca e si allontana. È la vera, incredibile storia di Vincenzo Peruggia, l’uomo che rubò la Gioconda per riportarla in Italia, il paese a cui riteneva appartenesse. Il poeta Apollinaire e un giovane Picasso furono accusati del furto, il direttore del museo fu pubblicamente umiliato e costretto a dimettersi.
Il capolavoro di Leonardo fu ritrovato solo l’11dicembre 1913. In patria Peruggia venne acclamato come un eroe, in Francia come un ladro e un furbetto, seppure sconfitto, quasi a sottolineare uno stereotipo.
Marco Rizzo e Lelio Bonaccorso raccontano la sua storia, intrecciando la cronaca alla vita privata, immaginando che Peruggia vedesse nel ritratto le sembianze della donna amata, la vicina di casa Elisa. Una storia che fece grande scalpore e di cui parlarono tutti i giornali rivive nuovamente in quest’opera accurata e avvincente.

Lelio Bonaccorso, nato a Messina nel 1982, è fumettista e illustratore. Su sceneggiatura di Marco Rizzo ha disegnato Peppino Impastato. Un giullare contro la mafia, La mafia spiegata ai bambini, entrambi editi da BeccoGiallo, e Gli ultimi giorni di Marco Pantani (Rizzoli Lizard, 2011). Sue le illustrazioni della versione a puntate di Gli arancini di Montalbano, pubblicata dalla “Gazzetta dello Sport”. Per Feltrinelli Comics ha firmato i due reportage a fumetti Salvezza e …A casa nostra. Cronaca da Riace, e Que viva el Che Guevara, sempre in coppia con Marco Rizzo, mentre su soggetto e sceneggiatura di Nadia Terranova ha disegnato Caravaggio e la ragazza.