Associazione Lo Scarabocchiatore

Alessio Corbella ha letto DYLAN DOG OLDBOY 7

INIZIA LA BELLA STAGIONE! (NON) ANDATE IN VACANZA CON DYLAN!
Dylan Dog Old Boy è sempre una bella lettura:  atmosfere antiche, storie nate per finire senza grossi strascichi, avventure degne di Dylan e dei suoi incubi.


“Quando il mostro è in vacanza” e “Voci dal fondo” sono le storie inedite ospitate sul numero 7 in uscita in questi giorni in edicola e librerie specializzate.


La prima storia a firma di Gabriella Contu e della coppia Montanari-Grassani ai disegni porta il nostro indagatore sciupafemmine nientepopodimeno che… in vacanza!Il suo fascino ovviamente prevede una bellissima donna al suo fianco, che fa di tutto per fargli vivere un’avventura emozionante lontano dalla frenesia della città e dagli incubi urbani. Una gita in montagna che non può non prevedere un bosco infestato, leggende orripilanti, locande che non troverete su tripadvisor e assassini efferati. Insomma una normale giornata dylaniata!


Ritmo, ironia, una location diversa e un ottimo compendio delle fobie che accompagnano il nostro eroe rendono la storia molto gradevole; i disegni mi sembrano qualcosa di diverso rispetto a quello che ho visto recentemente e aiutano a dare una connotazione più leggera a quello che succede nella piccola località di montagna: un bel contrasto insomma!


“Voci dal fondo”, Bruno Enna ai testi con Montanari, Grassani e Mandanici ai disegni, è una avventura claustrofobica che ci porta in mare aperto. La storia è quasi tutta localizzata a bordo di una misteriosa nave sulla quale Dylan si sveglia, privo di memoria e della capacità di comprendere quello che gli succede intorno e persino la lingua che parlano i marinai. Ispirato alle avventure del clandestino Gordon Pym di Edgar Allan Poe, Dylan subisce inizialmente le angherie riservate agli ospiti non invitati, salvo poi impegnarsi nei giorni che si succedono infiniti, ad integrarsi nelle attività marinare. Queste si svolgono intorno a misteriosi container ai quali gli sarà richiesto di fare la guardia. Attraverso questi container Dylan troverà la via d’uscita e le risposte che cercava, ma che fatica!

Il risultato è davvero ottimo, un racconto a camera fissa sull’indagatore dell’incubo, comprimari non così importanti se non per l’epilogo che spiega tutto.


Rimango convinto che, almeno in quest’ultimo periodo, OldBoy sia la pubblicazione da non perdere, di qualche spanna più gradevole del fratello maggiore (almeno per continuity). 
See ya, buone vacanze e… attenti ai piranha!

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